LECCE - Interventi concreti sull’odioso balzello dell’IMU agricola, per il settore brassicolo, che ha visto negli ultimi anni una crescita di fatturato e posti di lavoro nei microbirrifici artigianali italiani, sulla crisi imperante sia nel settore lattiero-caseario sia in quello ippico. E poi misure per il comparto apistico, della pesca, contro lo spesometro e gli “esodati agricoli”. Questi i temi principali su cui si è concentrato il pacchetto di proposte emendative alla Legge di Stabilità 2016 dei deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura a Montecitorio.
“Partendo dalle esigenze concrete del comparto agricolo, zootecnico ed agroalimentare, che le associazioni di categoria, i singoli allevatori ed agricoltori ci evidenziano negli incontri che effettuiamo sul territorio italiano, abbiamo redatto le nostre proposte di modifica da sottoporre ora al voto parlamentare – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Abbiamo proposto interventi concreti per il settore brassicolo orientati a ridurre l'accisa per ettolitro, a rimodularla in base al quantitativo commercializzato e permettere che l'accertamento della stessa non consideri le fisiologiche perdite di produzione. Siamo intervenuti sull’IMU agricola, proponendo di esentare dal pagamento dell’imposta anche i CD (Coltivatori Diretti) e IAP (Imprenditori Agricoli Professionali) che esercitano la propria attività su terreni condotti in affitto, con contratti almeno quinquennali, tempistica dettata dall’erogazione dei contributi PAC (Politica Agricola Comunitaria)".
“Partendo dalle esigenze concrete del comparto agricolo, zootecnico ed agroalimentare, che le associazioni di categoria, i singoli allevatori ed agricoltori ci evidenziano negli incontri che effettuiamo sul territorio italiano, abbiamo redatto le nostre proposte di modifica da sottoporre ora al voto parlamentare – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Abbiamo proposto interventi concreti per il settore brassicolo orientati a ridurre l'accisa per ettolitro, a rimodularla in base al quantitativo commercializzato e permettere che l'accertamento della stessa non consideri le fisiologiche perdite di produzione. Siamo intervenuti sull’IMU agricola, proponendo di esentare dal pagamento dell’imposta anche i CD (Coltivatori Diretti) e IAP (Imprenditori Agricoli Professionali) che esercitano la propria attività su terreni condotti in affitto, con contratti almeno quinquennali, tempistica dettata dall’erogazione dei contributi PAC (Politica Agricola Comunitaria)".
"Inoltre, - continua L’Abbate (M5S) – abbiamo proposto una soluzione per la crisi del settore lattiero-caseario ipotizzando l’investimento in 30 milioni di euro per l’acquisto di prodotti DOP e IGP da destinare poi agli indigenti. Non abbiamo trascurato poi il settore della pesca, proponendo l’eliminazione del taglio del Fondo di solidarietà pesca operato in questa legge di stabilità; quello dell’ippica proponendo, anche in questo caso l’eliminazione del taglio previsto dal bilancio al settore e aumentando la base d’asta per l’acquisto dei diritti tv e corse; né il settore apistico, proponendo la riduzione dell’IVA sulla pappa reale. Infine – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – abbiamo ribadito la nostra contrarietà al cosiddetto spesometro per i piccoli agricoltori e abbiamo proposto interventi mirati per i lavoratori agricoli proponendo l’estensione anche agli “esodati agricoli” della settima salvaguardia. Purtroppo il sistema che impedisce come sempre alle opposizioni di esprimere pienamente le proprie posizioni, ci ha costretto a far cadere le nostre scelte soltanto su tre emendamenti (rimodulazione accise birra, esenzione IMU per i terreni affittati e condotti da CD e IAP e diminuzione IVA pappa reale) per i quali ci batteremo, sperando di poter raccogliere presto anche altri frutti”.