Grano italiano, Emiliano al sit-in della Coldiretti: “L’impegno della Puglia a difesa di un prodotto di qualità”
BARI - “Dalle parti nostre c’è un proverbio che recita: chi vuole va e chi non vuole manda. Io cerco di esserci sempre, innanzitutto per farvi capire cosa ho nella testa e nel cuore, e poi, perché da voi, dal mondo agricolo, ho ancora un sacco di cose da imparare”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina nel porto di Bari al sit-in di protesta organizzato dalla Coldiretti, per difendere il grano italiano dagli ingenti quantitativi di prodotto straniero importato.
“Attorno al grano – ha evidenziato il Presidente Emiliano – è cresciuta un’intera civiltà, che non è fatta solo di economia, gastronomia o di particolare capacità produttiva, ma è una storia di un intero mondo, che non può estinguersi per l’arrivo di alcune navi. Noi non contestiamo l’economia globale, dobbiamo cercare di starci dentro e di combattere contro regole che riteniamo inique; però bisogna saper distinguere: se siamo davanti ad un prodotto di qualità, se quel prodotto ha una denominazione d’origine, se ha qualità organolettiche di un certo tipo, c’è bisogno che il consumatore sia informato e che non rischi di mangiare pasta italiana fatta con un grano proveniente da paesi non controllati”.
“Noi – ha concluso Emiliano – dobbiamo difendere il nostro grano, in particolare quello pugliese e quello lucano. Lo faremo con rispetto e con determinazione. Chi vuole la pasta italiana deve sapere che compra merce controllata, che ha particolare qualità e che è stata prodotta da persone perbene”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina nel porto di Bari al sit-in di protesta organizzato dalla Coldiretti, per difendere il grano italiano dagli ingenti quantitativi di prodotto straniero importato.
“Attorno al grano – ha evidenziato il Presidente Emiliano – è cresciuta un’intera civiltà, che non è fatta solo di economia, gastronomia o di particolare capacità produttiva, ma è una storia di un intero mondo, che non può estinguersi per l’arrivo di alcune navi. Noi non contestiamo l’economia globale, dobbiamo cercare di starci dentro e di combattere contro regole che riteniamo inique; però bisogna saper distinguere: se siamo davanti ad un prodotto di qualità, se quel prodotto ha una denominazione d’origine, se ha qualità organolettiche di un certo tipo, c’è bisogno che il consumatore sia informato e che non rischi di mangiare pasta italiana fatta con un grano proveniente da paesi non controllati”.
“Noi – ha concluso Emiliano – dobbiamo difendere il nostro grano, in particolare quello pugliese e quello lucano. Lo faremo con rispetto e con determinazione. Chi vuole la pasta italiana deve sapere che compra merce controllata, che ha particolare qualità e che è stata prodotta da persone perbene”.