LECCE - "La Puglia del vino continua ad ottenere riconoscimenti in Italia e nel mondo, sulla scia dell'importante lavoro compiuto in questi anni. Solo la continuità può scongiurare il rischio di dissipare un patrimonio troppo importante per la nostra regione". E' il commento del senatore Dario Stefàno, componente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, alla notizia dei tre vini pugliesi piazzati tra i primi quattro posti nella XV edizione del Concorso Enologico delle Città del Vino "La Selezione del Sindaco": il "Selvarossa Salice Salentino Doc" di Due Palme, il "Falco Nero Salice Salentino Riserva 2009", prodotto con uve negroamaro dalle Cantine De Falco e il "Rivo di Liandro Salice Salentino Doc Riserva 2012", prodotto dalla cooperativa dei produttori agricoli di San Pancrazio Salentino.
"In questi anni abbiamo avuto l'intuizione di legare le politiche pubbliche a precisi requisiti di qualità e autenticità, finalizzando gli interventi alla promozione dei tratti identitari, come i nostri vitigni autoctoni e antichi; abbiamo anche ideato e organizzato un importante concorso nazionale proprio in Puglia. E i risultati continuano a venire".
"Tutto questo - sottolinea - è confermato anche dall'invasione di winelovers e winetellers registrata nelle cantine di Puglia durante il week end di Cantine Aperte. Abbiamo tolto il velo ad un universo che avevamo sotto ai piedi, nelle nostre campagne, assecondando una vocazione agricola che viene da lontano, che ha bisogno di essere accompagnata con coraggio e determinazione da una visione politica ampia, una programmazione di lungo termine e un'attenzione quotidiana da parte delle Istituzioni".
"In un mercato così competitivo e globalizzato, non possiamo permetterci il lusso di vivere di rendita, affidandoci solo alla qualità delle produzioni o alle ambizioni e alla forza del mondo produttivo. Significherebbe non approfittare del vantaggio acquisito in questi anni. Per questo occorre ritornare a tracciare la strada per non dissipare un patrimonio inestimabile".
"In questi anni abbiamo avuto l'intuizione di legare le politiche pubbliche a precisi requisiti di qualità e autenticità, finalizzando gli interventi alla promozione dei tratti identitari, come i nostri vitigni autoctoni e antichi; abbiamo anche ideato e organizzato un importante concorso nazionale proprio in Puglia. E i risultati continuano a venire".
"Tutto questo - sottolinea - è confermato anche dall'invasione di winelovers e winetellers registrata nelle cantine di Puglia durante il week end di Cantine Aperte. Abbiamo tolto il velo ad un universo che avevamo sotto ai piedi, nelle nostre campagne, assecondando una vocazione agricola che viene da lontano, che ha bisogno di essere accompagnata con coraggio e determinazione da una visione politica ampia, una programmazione di lungo termine e un'attenzione quotidiana da parte delle Istituzioni".
"In un mercato così competitivo e globalizzato, non possiamo permetterci il lusso di vivere di rendita, affidandoci solo alla qualità delle produzioni o alle ambizioni e alla forza del mondo produttivo. Significherebbe non approfittare del vantaggio acquisito in questi anni. Per questo occorre ritornare a tracciare la strada per non dissipare un patrimonio inestimabile".