Le piante aromatiche e spezie messicane da inserire nella cucina italiana

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La maggior parte delle spezie messicane è nota per dare un tocco piccante ad ogni preparazione a cui viene aggiunta. La cucina latinoamericana non è però nota solo per il chili ed il peperoncino: ecco una lista di piante e spezie originarie del Messico che possono essere utilizzate, o che lo sono già, per insaporire i piatti della cucina italiana.

Il chili

Contrariamente a quanto molti di noi potrebbero credere, il chili in realtà non è una spezia, ma un mix di spezie. È composto da quattro ingredienti: peperoncino, paprika, cumino e origano messicano. Nella cucina messicana è usato nella maggior parte dei piatti tipici: lo si può aggiungere per insaporire burritos, tortillas e fajitas di carne, come mostrano ad esempio i numerosi menù dei ristoranti messicani su Deliveroo. Nulla vieta, ovviamente, di provare ad inserirlo anche nei piatti della tradizione italiana, per innovare la ricetta degli spaghetti aglio, olio e peperoncino o per un piatto di cozze alla tarantina.

L'origano messicano

L'origano messicano è una pianta perenne simile all'origano che si trova nel Mediterraneo, che cresce in America Centrale e Sud America. Caratterizzato dalle sue note di agrumi e liquirizia, si differenzia dal suo omologo europeo per il sapore. Lo si può provare al posto dell'origano a cui siamo abituati, per condire un contorno di pomodori freschi, con la pasta con le alici o su una pizza.

La vaniglia

Per quanto la più celebre oggi sia quella del Madagascar, la vaniglia è in realtà originaria del Messico. Pare infatti che il sovrano azteco Montezuma abbia offerto all'esploratore Hernán Cortéz, al suo arrivo sul territorio, una cioccolata aromatizzata alla vaniglia. L'episodio risalirebbe a circa cinquecento anni fa. Da allora in Europa abbiamo imparato ad utilizzare e ad apprezzare sia il cacao sia la vaniglia, tanto che oggi ci risulta difficile pensare ad origini così lontane. La vaniglia ha molteplici funzioni, ma si utilizza principalmente nei dolci, ed è infatti ottima con la cioccolata, nell'impasto di una torta, sotto forma di gelato, nello yogurt, ma anche con una crema al latte o all'uovo.

Il peperoncino: jalapeño, poblano e habanero

Le tre varietà di peperoncino più conosciute sono tutte originarie del Messico. Il poblano, così chiamato dalla città di Pueblo, di cui è originario, assomiglia a un peperone per le sue dimensioni (è lungo tra 7 e 15 cm) ed è senza dubbio il meno piccante dei tre. Il jalapeño ha una taglia medio-piccola (misura tra i 5 e i 10 cm di lunghezza) e viene consumato di solito quando è ancora verde, ed è mediamente piccante. L'habanero è infine il peperoncino messicano più piccante e più famoso. Molto piccolo (tra i 2 ei 6 cm), lo si trova in numerose varietà. I benefici del peperoncino habanero e degli altri peperoncini piccanti sono ormai noti a tutti: antiossidanti e antibatterici, migliorano la circolazione sanguigna e aiutano a ridurre il colesterolo.

L'epazote

​L'epazote è una pianta spontanea che cresce in Messico. Conosciuto anche come 'Tè messicano', aiuta a ridurre i gonfiori ed i dolori di stomaco, e per tale motivo viene spesso abbinato a legumi come i fagioli neri, un altro ingrediente tipico della cucina latinoamericana. Lo si può provare nelle zuppe di fagioli, nella pasta ai ceci o in quella con le lenticchie.


Le spezie messicane sono una gradevole alternativa alle erbe mediterranee, facile da trovare in commercio e perfetta per profumare con un pizzico di originalità i piatti della nostra tradizione.