BARI - “Siamo al fianco del Consorzio Vivaisti viticoli pugliesi. Agli incomprensibili ritardi nel rilascio delle autorizzazioni, necessarie ai vivaisti per commercializzare i loro prodotti, il servizio fitosanitario della Regione Puglia deve porre immediato rimedio”. E’ con queste parole che Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, interviene a sostegno dei vivaisti e della loro denuncia di una situazione “assurda, paradossale, che danneggia le imprese, i lavoratori, un intero comparto da 20 milioni di euro di fatturato e 50mila giornate di lavoro all’anno”, ha aggiunto Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento.
I RITARDI - Il problema sono le autorizzazioni alla commercializzazione dei prodotti del settore vivaistico viticolo pugliese. L’organismo cui compete rilasciare le autorizzazioni è il servizio fitosanitario della Regione Puglia. “Anche in questo caso, come ha denunciato pubblicamente Leonardo Di Gioia nella sua recente conferenza stampa sullo stato dell’assessorato all’Agricoltura, si riscontra un servizio inadeguato, che non dà risposte, incapace di assolvere il proprio ruolo e le proprie responsabilità”, ha spiegato Carrabba. “I nostri vivaisti sono tra i migliori d’Europa: dopo la tragica comparsa del fenomeno xylella, si sono autonomamente attrezzati, con ingenti investimenti, per termo-trattare i loro prodotti, così da commercializzare materiale assolutamente sicuro e garantito. I vivaisti non chiedono soldi, pretendono solo di essere messi nelle condizioni di lavorare, di garantire la continuità e lo sviluppo di un settore fondamentale per la nostra agricoltura, tra l’altro tra i più innovativi e tra i migliori al mondo per varietà, biodiversità, professionalità espresse anche da tanti giovani che si sono formati tra campo e università”, ha continuato Carrabba.
I RIMPALLI BARI-LECCE - “E’ una follia quanto sta accadendo”, ha rincarato la dose Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. “Da Otranto, i nostri associati ci spiegano che i ritardi sono accompagnati da un grottesco rimpallo di responsabilità vere o presunte tra Bari e Lecce. Non stiamo giocando un derby, piuttosto qui ci giochiamo l’agricoltura dell’intera regione, si manda in malora ciò che è stato costruito faticosamente, con lavoro, investimenti e ingegno negli ultimi 30 anni”.
COSA CHIEDE LA CIA PUGLIA - Secondo CIA Agricoltori Italiani della Puglia, il presidente Michele Emiliano deve accertare i motivi del mancato o lacunoso funzionamento del servizio fitosanitario della Regione. Un verifica celere, per stabilire se gli uffici e il personale preposto vadano velocemente riorganizzati e potenziati. Le autorizzazioni devono e possono essere verificate e rilasciate in tempi certi, tali da garantire alle aziende vivaistiche di poter continuare a fare il proprio lavoro e assicurare la possibilità di commercializzare i propri prodotti.
I RITARDI - Il problema sono le autorizzazioni alla commercializzazione dei prodotti del settore vivaistico viticolo pugliese. L’organismo cui compete rilasciare le autorizzazioni è il servizio fitosanitario della Regione Puglia. “Anche in questo caso, come ha denunciato pubblicamente Leonardo Di Gioia nella sua recente conferenza stampa sullo stato dell’assessorato all’Agricoltura, si riscontra un servizio inadeguato, che non dà risposte, incapace di assolvere il proprio ruolo e le proprie responsabilità”, ha spiegato Carrabba. “I nostri vivaisti sono tra i migliori d’Europa: dopo la tragica comparsa del fenomeno xylella, si sono autonomamente attrezzati, con ingenti investimenti, per termo-trattare i loro prodotti, così da commercializzare materiale assolutamente sicuro e garantito. I vivaisti non chiedono soldi, pretendono solo di essere messi nelle condizioni di lavorare, di garantire la continuità e lo sviluppo di un settore fondamentale per la nostra agricoltura, tra l’altro tra i più innovativi e tra i migliori al mondo per varietà, biodiversità, professionalità espresse anche da tanti giovani che si sono formati tra campo e università”, ha continuato Carrabba.
I RIMPALLI BARI-LECCE - “E’ una follia quanto sta accadendo”, ha rincarato la dose Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. “Da Otranto, i nostri associati ci spiegano che i ritardi sono accompagnati da un grottesco rimpallo di responsabilità vere o presunte tra Bari e Lecce. Non stiamo giocando un derby, piuttosto qui ci giochiamo l’agricoltura dell’intera regione, si manda in malora ciò che è stato costruito faticosamente, con lavoro, investimenti e ingegno negli ultimi 30 anni”.
COSA CHIEDE LA CIA PUGLIA - Secondo CIA Agricoltori Italiani della Puglia, il presidente Michele Emiliano deve accertare i motivi del mancato o lacunoso funzionamento del servizio fitosanitario della Regione. Un verifica celere, per stabilire se gli uffici e il personale preposto vadano velocemente riorganizzati e potenziati. Le autorizzazioni devono e possono essere verificate e rilasciate in tempi certi, tali da garantire alle aziende vivaistiche di poter continuare a fare il proprio lavoro e assicurare la possibilità di commercializzare i propri prodotti.
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AGRICOLTURA