BARI - “Siamo orgogliosi di partecipare alla filiera virtuosa per la riduzione degli sprechi e siamo pronti a collaborare attivamente per aiutare centinaia di migliaia di famiglie bisognose. Entriamo a far parte di una rete intelligente che consente agli agricoltori di non sprecare il frutto del proprio lavoro e di rispondere alle esigenze alimentari delle fasce deboli”. Il vicepresidente regionale CIA Puglia Giannicola D’Amico commenta così la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione Puglia e organizzazioni agricole per l’attuazione della Legge regionale n. 13/2017 in materia di Recupero e riutilizzo di eccedenze e sprechi alimentari e di prodotti farmaceutici.
Il documento è stato siglato alla presenza dell'assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia e del consigliere regionale Ruggiero Mennea, primo firmatario della legge. “Possiamo sottrarre al macero tonnellate di derrate alimentari per donarle agli indigenti. CIA Agricoltori Italiani è da sempre sensibile al tema dello spreco alimentare - prosegue il vicepresidente CIA Puglia Giannicola D’Amico - Siamo impegnati già da tempo in campagne di educazione alimentare, consapevoli di come rappresentino uno strumento in grado di generare un’inversione di tendenza e determinare una svolta culturale. Lo spreco alimentare in Italia vale oltre 15 miliardi e il 21%, pari a 3 miliardi, avviene nella filiera dalla produzione alla distribuzione, secondo i dati diffusi a febbraio in occasione della 6° Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. Abbiamo dato sin da subito la piena disponibilità a fare la nostra parte all'interno del circuito virtuoso attivato in una regione da sempre solidale”.
LE AZIONI - Corposa la lista delle linee guida individuate all’interno del documento siglato mercoledì 24 aprile a Bari. Il protocollo ha l’obiettivo di rendere più efficaci le azioni di inclusione sociale in favore delle persone indigenti, attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze ad enti assistenziali e caritativi; di promuovere il consumo responsabile e le forme innovative di condivisione delle eccedenze (es. il foodsharing) al fine di diffondere una cultura della riduzione degli sprechi; di favorire forme di collaborazione di prossimità (a Km0) fra operatori del settore, ovvero donatori, e soggetti donatari; di promuovere la riduzione degli sprechi e di conseguenza, i relativi costi economici, sociali ed ambientali di smaltimento degli stessi; di sostenere le amministrazioni locali nelle analisi di fattibilità per l’introduzione di meccanismi premiali a favore degli operatori economici che donano le proprie eccedenze; di concorrere a campagne di comunicazione, informazione, sensibilizzazione, educazione sulla importanza di ridurre lo spreco alimentare; di contribuire a costituire una banca dati regionali di buone pratiche e una rete per la diffusione delle buone pratiche.
CIA PUNTA AL PRIMATO - “Ciascun frutto e ciascun prodotto della nostra terra costa sacrifici, fatica e tanta pazienza. E sappiamo quanto valga ogni singola foglia. - afferma il presidente CIA Puglia Raffaele Carrabba - Ecco perché è nostro precipuo dovere sensibilizzare i consumatori alla riduzione degli sprechi e agli acquisti consapevoli. Recuperare le eccedenze fa bene al cuore dell’agricoltura. La sfida della sostenibilità della produzione agricola è sempre più urgente ed è fondamentale efficientare l’utilizzo delle risorse e, contando sul nostro contributo, auspichiamo che la Puglia possa distinguersi e rappresentare un modello per il resto del Paese”.
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