Vinitaly 2019 chiude i battenti: la Puglia del vino è regione leader
VERONA - Si è conclusa oggi la 53esima edizione del Vinitaly di Verona (7-10 aprile), la più importante fiera internazionale dedicata al vino e ai distillati. Migliaia i visitatori che hanno affollato il Padiglione 11 della Puglia e fatto visita alle 126 aziende che hanno messo in mostra le proprie eccellenze vitivinicole facendo conoscere, proprio attraverso il vino e i luoghi di produzione, una regione che cresce per qualità e quantità di prodotto. Sono state stappate dai sommelier dell’enoteca di Puglia oltre 2 mila le bottiglie di circa 400 etichette di bianchi, rossi e rosati. Ogni giorno i quattro showcooking con prodotti a marchio puglia e abbinati a vini pugliesi hanno accolto circa 200 persone.
Nello spazio istituzionale, allestito con il contributo della Regione Puglia e Unioncamere Puglia, si sono avvicendati, in collaborazione con associazioni, consorzi, media e società di comunicazione specializzate di settore, 24 eventi, tra degustazioni guidate, presentazioni di guide enogastronomiche e concorsi giornalistici dedicati al vino pugliese e alla sua promozione, anche in un‘ottica turistica, convegni e dibattiti. Si tratta di attività collaterali organizzati dalla Regione Puglia con l’obiettivo di contribuire a rappresentare e raccontare al pubblico non solo il patrimonio enogastronomico pugliese, ma anche lo stretto legame che il vino ha con il territorio, con la cultura, le tradizioni, la storia, la musica e l’arte. Un connubio valorizzato anche dal lavoro e l’impegno di soggetti privati e politiche regionali e nazionali attraverso investimenti mirati in promozione.
"Più quantità e più qualità – sostengono dall’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, al termine della manifestazione fieristica -: si è presentata così la Puglia del vino e delle imprese vitivinicole che di generazione in generazione hanno portato avanti tradizioni di raccolta e produzione millenarie mixando innovazione e cogliendo la sfida dei grandi mercati. Quest’anno abbiamo confermato e consolidato il ruolo che la Puglia detiene a livello nazionale. Secondo alcune stime siamo la prima regione per la più alta produzione a livello nazionale dai dati della vendemmia 2018. Su circa 85 mila ettari di superficie vitata, pari al 13% di quella nazionale, il 19% è coltivata a vite biologica e un quarto della produzione totale regionale è DOP o IGP. Molti dei vini pugliesi sono conosciuti in tutto il mondo: il primitivo è tra le etichette più vendute.
Crescono anche gli investimenti in ristrutturazione e riconversione dei vigneti: con le risorse a valere sul Programma nazionale di sostegno al vitivinicolo sono stati investiti circa 22 milioni di euro per rinnovare gli impianti, adeguare le produzioni alle nuove esigenze del mercato, oltre che per adottare modelli produttivi e sistemi di gestione vitivinicola finalizzati a conseguire risultati sia in termini di qualità dei vini che di valorizzazione del territorio. La strada è tracciata ma si può e deve fare di più nella promozione e nel sostegno delle imprese all'export. Le risorse del PSR Puglia consentiranno di migliorare gli impianti e investire in innovazione. Con la Misura 16.2 del PSR auspichiamo possano trovare accoglimento anche quei progetti pilota e innovativi proposti dai Gruppi Operativi che nel settore vitivinicolo ci permetteranno di migliorare competitività delle imprese e sostenibilità economica".
Il vino, insomma, ha la straordinaria capacità di tenere diversi elementi, culturali, storici, artistici e paesaggistici della nostra regione. Un calice di vino può essere un pretesto per visitare i luoghi di produzione, che in molti casi in Puglia sono diventati luoghi di accoglienza e tappe di un viaggio da cui partire per tracciare itinerari unici e indimenticabili.
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