Paesaggi italiani e UNESCO: Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene


di DONATO FORENZA - Il paesaggio italiano acquista un ulteriore riconoscimento mondiale. Dopo cinquant'anni dalla denominazione Doc, nel 1969, diventata poi Docg nel 2009,  da pochi giorni le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sono state proclamate Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco e, quindi sono divenute il 55° sito italiano. Nel Veneto  si riscontrano altri otto siti, e, pertanto, “Le Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità” costituiscono il nono straordinario ambiente. Si ritiene che tra i vigneti e le colline del Prosecco Docg, ogni anno, si registrano oltre 400mila turisti.

 L'Icomos (l'organismo scientifico dell'Unesco) ha espresso parere favorevole al riconoscimento di un territorio unico al mondo. Nella relazione generale dell’Unesco, si rileva che "la zona include una serie di catene collinari, che corrono da est a ovest, e che si susseguono l’una dopo l’altra dalle pianure fino alle Prealpi, equidistanti dalle Dolomiti e dall’Adriatico, il che ha un effetto positivo sul clima e sulla campagna” . In seguito a  studi e ricerche politematici e secondo analisi su valenze paesaggistiche è stato sancito che solamente le colline della Marca potevano assumere peculiarità uniche, tra le quali: - la tecnica della coltivazione della vite “a ciglione”, con caratteristici terrazzamenti costruiti mediante erba anziché con pietrame di muri a secco; - la morfologia “a cordonate”; - la texture a parcelle del paesaggio agrario realizzata a mosaico. “Patrimonio dell'Umanità” è un prezioso riconoscimento culturale. 

L’Unesco ritiene, inoltre, che “Se Conegliano ospita molti istituti legati al vino, Valdobbiadene è invece il cuore produttivo dell’area vinicola. I ripidi pendii delle colline rendono difficile meccanizzare il lavoro e di conseguenza la gestione delle vigne è sempre stata nelle mani di piccoli produttori. È grazie a questo grande, pacifico esercito di lavoratori e grazie all’amore per la loro terra che è stato possibile preservare queste bellissime colline e creare un forte legame tra l’uomo e la campagna. Il risultato di questo forte legame è uno straordinario esempio di come questa antica cultura sia fortemente radicata alla sua terra". 

In relazione al sistema complesso del Prosecco Doc, che si stima in oltre  450 milioni di bottiglie e 2,5 miliardi di euro all'anno, la Docg, invece, produce circa  90 milioni di bottiglie per un totale di oltre 500 milioni di euro; ma nel primo caso ci sono territori di 9 province, mentre nel secondo vi sono solamente i territori di quindici comuni. Riteniamo che per la valorizzazione integrata del sistema paesaggistico occorre un piano generale di promozione interdisciplinare internazionale. La designazione dell’UNESCO potrà determinare ulteriori interessi favorendo una crescita notevole di attività turistiche e commerciali.