SAN SEVERO – Donne in Campo e Cia Capitanata hanno consegnato all’Antica Cantina di San Severo la somma raccolta il 9 novembre scorso con l’iniziativa di solidarietà “Questa gara la vinciamo noi”. L’assegno è stato consegnato nelle mani di Ciro Caliendo, il presidente della Cooperativa, dalla responsabile Donne in Campo per la provincia di Foggia Maria D’Apice, dal direttore provinciale Cia Capitanata Nicola Cantatore, dal vicepresidente provinciale dell’organizzazione Andrea Iaffaldano e da Francesco D’Angelo, componente della giunta Cia Capitanata. Lo scorso ottobre, ignoti aprirono i silos dell’Antica Cantina causando lo sversamento di 25mila ettolitri di mosto e un danno di circa 2 milioni di euro.
“La giornata del 9 novembre e la consegna dell’assegno rappresentano un piccolo ma significativo gesto di solidarietà, un incoraggiamento ad andare avanti e non darla vinta alle mani criminali e vigliacche che hanno compiuto l’attentato”, ha spiegato Madia D’Apice. “All’Antica Cantina abbiamo visto persone determinate”, ha dichiarato Nicola Cantatore, direttore provinciale di Cia Capitanata. “Da quei drammatici giorni di ottobre, questa importante e storica realtà produttiva di San Severo ha ricevuto tanti gesti di solidarietà concreta da cui ripartire”, ha aggiunto Cantatore. L’assegno è il frutto di quanto raccolto lo scorso 9 novembre a Foggia, quando Donne in Campo e Cia Capitanata, nel loro gazebo, hanno offerto una bottiglia di Castrum, rosso Dop dell’Antica Cantina di San Severo, in cambio di un contributo libero, a quanti volessero manifestare in questo modo la loro vicinanza alla realtà produttiva colpita dalla criminalità.
“Abbiamo riscontrato molto interesse da parte delle persone a cui spiegavamo il perché della nostra iniziativa”, ha ricordato Maria D’Apice. “Assieme alle bottiglie di vino”, ha aggiunto Cantatore, “abbiamo distribuito materiale informativo sull’Antica Cantina, illustrandone la storia e le eccellenze vinicole che ne fanno una delle realtà produttive più importanti della Puglia”. Risale al 1933 la nascita della società cooperativa Cantina Sociale San Severo. Fu Antonio La Monaca, un agricoltore sanseverese molto apprezzato, a dare il via a una storia che nacque grazie all’unione di 30 viticoltori. La cantina si sviluppa su due siti produttivi per oltre 18.000 mq. ed è attrezzata per la ricezione, la lavorazione e la commercializzazione di diciotto milioni di kg di uve, di cui quattro di uve D.O.P. e quattro di uve I.G.P. Produce e commercializza vino D.O.P. San Severo Bianco, Rosato e Rosso, vini I.G.T. tra cui il Nero di Troia e il Bombino Bianco e altri vini a marchio L’Antica Cantina.
Il gazebo di Corso Vittorio Emanuele, a Foggia, lo scorso 9 novembre si è animato di curiosità, voglia di partecipazione, solidarietà concreta. “I foggiani si sono avvicinati, hanno voluto conoscere il motivo dell’iniziativa e lo stato attuale dell’azienda dopo l’attentato, ciascuno ha acquistato una o più bottiglie di vino”, ha spiegato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. “Abbiamo voluto dire a tutti che ripartire è possibile, soprattutto attraverso la presa di coscienza e la solidarietà”, ha concluso Maria D’Apice, responsabile di Donne in Campo Cia.
“La giornata del 9 novembre e la consegna dell’assegno rappresentano un piccolo ma significativo gesto di solidarietà, un incoraggiamento ad andare avanti e non darla vinta alle mani criminali e vigliacche che hanno compiuto l’attentato”, ha spiegato Madia D’Apice. “All’Antica Cantina abbiamo visto persone determinate”, ha dichiarato Nicola Cantatore, direttore provinciale di Cia Capitanata. “Da quei drammatici giorni di ottobre, questa importante e storica realtà produttiva di San Severo ha ricevuto tanti gesti di solidarietà concreta da cui ripartire”, ha aggiunto Cantatore. L’assegno è il frutto di quanto raccolto lo scorso 9 novembre a Foggia, quando Donne in Campo e Cia Capitanata, nel loro gazebo, hanno offerto una bottiglia di Castrum, rosso Dop dell’Antica Cantina di San Severo, in cambio di un contributo libero, a quanti volessero manifestare in questo modo la loro vicinanza alla realtà produttiva colpita dalla criminalità.
“Abbiamo riscontrato molto interesse da parte delle persone a cui spiegavamo il perché della nostra iniziativa”, ha ricordato Maria D’Apice. “Assieme alle bottiglie di vino”, ha aggiunto Cantatore, “abbiamo distribuito materiale informativo sull’Antica Cantina, illustrandone la storia e le eccellenze vinicole che ne fanno una delle realtà produttive più importanti della Puglia”. Risale al 1933 la nascita della società cooperativa Cantina Sociale San Severo. Fu Antonio La Monaca, un agricoltore sanseverese molto apprezzato, a dare il via a una storia che nacque grazie all’unione di 30 viticoltori. La cantina si sviluppa su due siti produttivi per oltre 18.000 mq. ed è attrezzata per la ricezione, la lavorazione e la commercializzazione di diciotto milioni di kg di uve, di cui quattro di uve D.O.P. e quattro di uve I.G.P. Produce e commercializza vino D.O.P. San Severo Bianco, Rosato e Rosso, vini I.G.T. tra cui il Nero di Troia e il Bombino Bianco e altri vini a marchio L’Antica Cantina.
Il gazebo di Corso Vittorio Emanuele, a Foggia, lo scorso 9 novembre si è animato di curiosità, voglia di partecipazione, solidarietà concreta. “I foggiani si sono avvicinati, hanno voluto conoscere il motivo dell’iniziativa e lo stato attuale dell’azienda dopo l’attentato, ciascuno ha acquistato una o più bottiglie di vino”, ha spiegato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. “Abbiamo voluto dire a tutti che ripartire è possibile, soprattutto attraverso la presa di coscienza e la solidarietà”, ha concluso Maria D’Apice, responsabile di Donne in Campo Cia.