Sarde, sardine o acciughe? Questo il dilemma!

di VITTORIO POLITO - In questi giorni si parla tanto di sardine, il movimento detto appunto delle ‘sardine’, nato a Bologna con la protesta di Piazza Maggiore contro Matteo Salvini che, dalla stessa città, lanciava la campagna elettorale leghista in vista delle regionali in Emilia Romagna. L’ideatore del movimento, Mattia Santori, nega ogni legame con la politica: “Siamo più un anticorpo che un movimento politico”.

Senza entrare nel merito del “movimento”, molti fanno confusione tra sardine, sarde, alici o acciughe e, allora Carlo Scorcia ci viene in aiuto per fare un po’ di chiarezza attraverso le sue pubblicazioni “Saggio di nomenclatura popolare barese” (Resta 1967) e «Pesca nel “Mare si San Nicola”» (nomenclatura barese), Edizioni Levante 1974.

·       ALISCE – ALICE – ACCIUGA - (Engraulis Enchrasicholus).

Il primo è il nome usato da Aristotele. Il secondo è il nome della sardina. Dal greco Alichéia, salatura. Alìsce du sprone; alice salata, di gusto aspro.

·       ALÌSCE PADDRƎJÒTƎ – ALICE – ACCIUGA

Detta “patriota”, perché dimora abitualmente tra le ‘ǝrvarìǝ’ della costa, nella cale, do dove non è rientrata nelle acque profonde dopo la covata, per non essere riuscita a congiungersi al banco. Si cattura facilmente con il ‘marǝ de l’ostǝ’ quando si pesca a ‘a l’anglìǝscǝ’. Acciuga o alice locale. Il termine è stato generalizzato in ‘alìscǝ’

·       SARDA CAMARATƎ

Sarda comune, sardina. Sardina pilchardus. Ris.clupeidi. Sarda che “cammara”, cioè che mangia carne di naufraghi. In merito i pescatori ne parlano malvolentieri ed è da supporre che non sia una leggenda. Sarda carnivora. Oggi il termine è ridotto a semplice ‘sardǝ’.

·       SARDƎ DE SCKUMƎ

Sarda papalina, spratto Clupea sprattus L.clupeidi. Detta di “schiuma” perché migra in banchi di sarde seguendo in superficie la cresta delle onde

·       SÀRDE – SARDA. SARDINA COMUNE (Sardina pilchardus o alosa sarda).

Si pesca in abbondanza nei mesi di dicembre e gennaio, con mare agitato e nelle serate fredde. In questi mesi è grassa ed ottima arrosto.

Ed ecco una simpatica poesia di Vito De Fano (1911-1989) sull’argomento.


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