BARI - Un altro parassita esotico, un'altra insidia per l’agricoltura: la cimice asiatica. Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità una mozione che sollecita la declaratoria urgente di evento dannoso eccezionale dell’invasione dell’insetto nocivo. Il documento, che vede come primo firmatario il presidente dell’assemblea Mario Loizzo, è stato sottoscritto dai tutti i capigruppo.
“Non si fermano le vicissitudini del nostro mondo agricolo - ha commentato il presidente Loizzo - e noi proviamo in tutti i modi a sollecitare interventi che possano aiutare l‘agricoltura, un comparto essenziale dell’economia regionale”.
Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a reperire risorse aggiuntive a sostegno della ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite e a sensibilizzare il Governo centrale ad incrementare il fondo di solidarietà nazionale per far fronte alle esigenze dell’imprenditoria agricola, “come risultanti nel piano straordinario di lotta alla cimice asiatica predisposto dalla Coldiretti”.
È stata l’organizzazione rappresentativa agricola a lanciare l’allarme: l'invasione della cimice asiatica è in atto da alcuni anni ed è caratterizzata da una pericolosità elevata, soprattutto per le colture vegetali e ortofrutticole. L’insetto poli-fitofago, originario dell'Estremo Oriente, si è insediato in Italia e sta provocando gravi danni alle coltivazioni di molte Regioni, specie nel Nord, ma si è diffuso anche nel territorio regionale, come segnalato da numerose aziende agricole, che hanno visto compromessa la redditività, nonostante le misure di contrasto adottate.
La cimice marmorata asiatica presenta infatti un'elevata tolleranza a molti insetticidi. Una tecnica efficace è quella del controllo biologico, attraverso l'impiego di antagonisti naturali dell’insetto, che vanno cercati sempre tra le specie esotiche come la vespa samurai.
“Non si fermano le vicissitudini del nostro mondo agricolo - ha commentato il presidente Loizzo - e noi proviamo in tutti i modi a sollecitare interventi che possano aiutare l‘agricoltura, un comparto essenziale dell’economia regionale”.
Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a reperire risorse aggiuntive a sostegno della ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite e a sensibilizzare il Governo centrale ad incrementare il fondo di solidarietà nazionale per far fronte alle esigenze dell’imprenditoria agricola, “come risultanti nel piano straordinario di lotta alla cimice asiatica predisposto dalla Coldiretti”.
È stata l’organizzazione rappresentativa agricola a lanciare l’allarme: l'invasione della cimice asiatica è in atto da alcuni anni ed è caratterizzata da una pericolosità elevata, soprattutto per le colture vegetali e ortofrutticole. L’insetto poli-fitofago, originario dell'Estremo Oriente, si è insediato in Italia e sta provocando gravi danni alle coltivazioni di molte Regioni, specie nel Nord, ma si è diffuso anche nel territorio regionale, come segnalato da numerose aziende agricole, che hanno visto compromessa la redditività, nonostante le misure di contrasto adottate.
La cimice marmorata asiatica presenta infatti un'elevata tolleranza a molti insetticidi. Una tecnica efficace è quella del controllo biologico, attraverso l'impiego di antagonisti naturali dell’insetto, che vanno cercati sempre tra le specie esotiche come la vespa samurai.
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