Cia Puglia: "Sia aumentata la dotazione per la cambiale agraria"


BARI - «La cambiale agraria va subito rifinanziata». CIA Agricoltori Italiani della Puglia, attraverso il suo presidente regionale Raffaele Carrabba, avanza una richiesta precisa al Governo.

«In pochi giorni, a Ismea sono arrivate oltre 7.500 richieste per un ammontare di gran lunga superiore alla dotazione stanziata di 30 milioni di euro, segno che la cambiale agraria è uno strumento agile, concreto, percepito come tale anche dai tanti agricoltori che vogliono ripartire – ha spiegato il presidente Carrabba – C’è un problema liquidità che va affrontato con azioni capaci di essere tempestive, non ostacolate da un eccessiva burocratizzazione: se la cambiale agricola funziona, ed è evidente che sia così, allora si proceda ad ampliare la dotazione complessiva e si risponda celermente alle richieste che arrivano dal comparto primario».

Le numerose richieste pervenute testimoniano l’esigenza di mettere a disposizione delle aziende agricole strumenti efficaci, a zero burocrazia e in grado di fornire un ristoro immediato a quelle più colpite dalla crisi di liquidità dovuta al prolungato lockdown.

«Dev’essere chiara una cosa: il comparto primario è quello che ha risposto meglio in questi tre mesi drammatici segnati dall’emergenza Covid-19 – ha continuato Carrabba – Siamo andati avanti. Abbiamo continuato a lavorare. Siamo riusciti, tra mille difficoltà, a garantire la produzione delle derrate alimentari necessarie a nutrire gli italiani. Non ci siamo lamentati, siamo andati avanti rimboccandoci le mani e restando a lavorare nei campi e nelle aziende in silenzio, con un senso di responsabilità che ci rende orgogliosi della categoria alla quale apparteniamo».

«Se l’Italia vuole ripartire, allora riparta dagli agricoltori, da donne e uomini che hanno continuato ad alzarsi all’alba per fare fronte a tutte le esigenze delle loro colture, assicurando una continuità alle produzioni – ha concluso Carrabba – Ci aspettiamo che il Governo e il sistema del credito dimostrino la nostra stessa efficienza e il nostro stesso senso della realtà».