Maltempo, grandinate killer fanno strage nei campi
ROMA - Edifici scoperchiati, rami spezzati, serre divelte, campi allagati, frutta e verdura rovinate e coltivazioni di cereali abbattute con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con danni incalcolabili. E’ quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti della tempesta d’estate che ha improvvisamente colpito le campagne a macchia di leopardo con vento forte, trombe d’aria, temporali intensi e grandinate killer con chicchi grossi come noci che hanno interessato il nord Italia.
Duramente colpito – sottolinea la Coldiretti – il mais destinato all’alimentazione degli animali della pianura padana, la food valley italiana. La grandine – precisa la Coldiretti – è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi. La tempesta di piena estate conferma la tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio.