ROMA - Violenti temperali e nubifragi hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola provocando danni nelle campagne a partire dalla Puglia dove una grandinata si è abbattuta in provincia di Foggia, colpendo gli ulivi proprio alla vigilia del raccolto. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della una nuova perturbazione che inaugura l’inizio dell’autunno dopo una estate tropicale con una temperatura più elevata della media storica ma segnata da oltre 8 tempeste al giorno lungo tutta la Penisola che hanno devastato i raccolti con alberi da frutta divelti, filari di vigneti abbattuti, serre distrutte e coltivazioni sott’acqua sulla base dell’elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
L’arrivo dell’autunno – sottolinea la Coldiretti – è segnato da una nuova perturbazione che interrompe con il maltempo un periodo di temperature insolitamente alte. I 750 eventi estremi che si sono verificati in questa estate 2020 – evidenzia la Coldiretti – sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,05 gradi) superiore alla media storica classificandosi in Italia al secondo posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi dai quali si evidenzia anche la caduta di circa il 25% di pioggia in meno nonostante il moltiplicarsi di eventi violenti.
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.