FRANCESCO GRECO - SAN CESARIO (LECCE) – Un altro riconoscimento per il giovane chef salentino (San Cesario di Lecce) Luca Sabetta. Dopo Firenze (ottobre 2022), per la seconda volta consecutiva, Caserta, nell’incantevole location della Reggia opera del Vanvitelli, una delle domus più belle e prestigiose al mondo.
5 stelle d’oro da parte dell’AIC (Associazione Italiana Cuochi) per aver portato il prestigio e la creatività della cucina italiana nel mondo. Il trofeo, che individua chef e cuochi che portano alto il nome e la tradizione della buona cucina italiana e cui hanno partecipato chef provenienti da ogni nazione, gli è stato consegnato dal presidente AIC Simone Falcini (35 ristoranti sparsi in Italia e in tutti i continenti). L’evento si è svolto davanti alle telecamere di SKY e del Gambero Rosso, nell’auditorium della famosa Reggia.
Noto come “il cuoco delle uova” per le modalità infinite con cui è capace di proporle, Luca era destinato a diventare un campione del nuoto, dove aveva ottime performance. Ma ha deciso per la gastronomia, cominciando praticamente da zero, animato solo dalla passione.
E la spiega così: “Non posso dire di aver imparato a cucinare quando ero piccolo, perché, più che dare una mano ai fornelli in casa, ero interessato a cucinare. Con lo studio e la ricerca sono riuscito a valorizzare il mio territorio creando piatti innovativi con connubi insoliti, restando sempre al passo con i tempi”. Ma qual è il piatto premiato, che ha impressionato favorevolmente la giuria di Caserta? Davvero insolito e inaspettato, prova della grande creatività di Luca: il ”Coniglio 3.0”, e cioè il coniglio stratificato in uno stampo 3d a forma di coniglio con all’interno verdure in diverse texture.
Dopo gli studi con cui ha conseguito il diploma per i servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera, di chef enogastronomico, di esperto in tecnologie alimentari, lo chef stellato ha mosso i primi passi a due passi da casa, a Lecce, presso la pasticceria Natale, dove conobbe il premiatissimo Maestro pasticciere Federic Bourse. E anche lui si avvicina alla pasticceria moderna e la cucina contemporanea.
Dopo di che si è confrontato col mondo e le sue culture gastronomiche: da New York a Miami, il Giappone, etc. Per poi tornare a casa e fare rete con altri chef stellati, ibridando la cucina del territorio con quella internazionale, innovandole con nuove tecniche di cottura. Oggi è anche docente di cucina e pasticceria. E chef presso “Anima e core”, ristorante che ha sede in un palazzo del ‘700 di Galatina (Lecce), a due passi dal celebre Duomo. “Il mio concept? – conclude Luca di ritorno da Caserta - lavorare per migliorarmi giorno dopo giorno…”. L’umiltà è un grande tesoro .