Emiliano e Pentassuglia incontrano delegazione movimento spontaneo agricoltori salentini: 'Dobbiamo star loro vicino e ascoltarli'
BARI - “Oggi abbiamo ricevuto un gruppo di agricoltori che non sono rappresentati dalle organizzazioni agricole. Con gli altri agricoltori c'è un meccanismo di consultazione permanente molto complesso, che però evidentemente non soddisfa tutti. Abbiamo avviato una discussione senza pregiudicare il ruolo delle organizzazioni agricole, preziosissime perché i corpi intermedi facilitano il lavoro, spiegano le cose, preparano istruttorie, svolgono un lavoro molto importante.
È mio dovere come presidente della Regione parlare anche con chi spontaneamente ha chiesto di interloquire. I problemi sono gli stessi, sono soprattutto dovuti alle incongruenze del mondo agricolo che è in gran parte finanziato dall'Unione europea, ma che vive delle assurdità”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oggi dopo essersi fermato a parlare con gli agricoltori salentini in presidio davanti al Palazzo del Consiglio regionale e dopo aver partecipato a un incontro con una loro delegazione all’interno della sede.
“Noi imponiamo regole agli agricoltori europei – ha aggiunto Emiliano - diciamo loro di non usare i pesticidi o di non mettere determinati preparati per favorire la produzione, poi succede che nei porti italiani ed europei arrivi il grano di un altro Paese nel quale grano non sappiamo cosa ci sia dentro. E gli agricoltori si irritano, perché è una concorrenza sleale dovuta non tanto a un dolo da parte di chi prende decisioni del genere, ma anche alla mancanza di controlli. Ci sono incongruenze e questa gente è stanca, e purtroppo succede che non riescono a reggere e falliscono. Quando un agricoltore fallisce, va via una vita, non solo un'impresa. È un fallimento ancor più duro da accettare perchè vanno via generazioni, storie importanti e bisogna stare loro vicini e far riprendere fiducia anche nell'associazionismo e nella relazione con le istituzioni”.
Insieme al presidente Emiliano hanno ricevuto la delegazione di agricoltori, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia e numerosi assessori e consiglieri regionali. Emiliano si è impegnato a fissare un nuovo incontro nei prossimi giorni per confrontarsi sulle istanze sollevate dagli agricoltori.
Sulla questione della richiesta di un tavolo di trattativa con la Regione da parte dei movimenti, il presidente Emiliano ha risposto che “tavolo non è la parola giusta. Chi ha una organizzazione agricola dice che i tavoli con il presidente della Regione li fanno loro. Io però devo cercare di parlare anche con i movimenti spontanei e incontrarli, cosicché anche questa parte non organizzata abbia il suo ascolto come qualunque altro cittadino. È una questione molto delicata, perchè non devo mancare di rispetto a chi dalla mattina alla sera organizza il mondo agricolo, né posso dire ad una persona che non si sente rappresentata che non voglio parlargli. Posso dire che questi sono i momenti più difficili del mio lavoro”.
Per l'assessore Donato Pentassuglia, “è stato un confronto civile e serio sui temi, puntualizzando le diverse questioni, chiamandole per nome e cognome, andando al merito e distinguendo le diverse impostazioni non solo di merito ma di norme, tra europee e regionali, dimostrando che stiamo sul pezzo, che stiamo lavorando seriamente tra le difficoltà della stagionalità e sui temi dell'agricoltura che sono tanti e vastissimi. Non ci sottraiamo sicuramente: abbiamo bisogno di includere la volontà di tutti e di far emergere sempre più la Puglia della produzione. Il lavoro con le organizzazioni agricole va avanti, con tutti quanti, perchè siamo tutti impegnati a fare del nostro meglio”.
“Noi imponiamo regole agli agricoltori europei – ha aggiunto Emiliano - diciamo loro di non usare i pesticidi o di non mettere determinati preparati per favorire la produzione, poi succede che nei porti italiani ed europei arrivi il grano di un altro Paese nel quale grano non sappiamo cosa ci sia dentro. E gli agricoltori si irritano, perché è una concorrenza sleale dovuta non tanto a un dolo da parte di chi prende decisioni del genere, ma anche alla mancanza di controlli. Ci sono incongruenze e questa gente è stanca, e purtroppo succede che non riescono a reggere e falliscono. Quando un agricoltore fallisce, va via una vita, non solo un'impresa. È un fallimento ancor più duro da accettare perchè vanno via generazioni, storie importanti e bisogna stare loro vicini e far riprendere fiducia anche nell'associazionismo e nella relazione con le istituzioni”.
Insieme al presidente Emiliano hanno ricevuto la delegazione di agricoltori, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia e numerosi assessori e consiglieri regionali. Emiliano si è impegnato a fissare un nuovo incontro nei prossimi giorni per confrontarsi sulle istanze sollevate dagli agricoltori.
Sulla questione della richiesta di un tavolo di trattativa con la Regione da parte dei movimenti, il presidente Emiliano ha risposto che “tavolo non è la parola giusta. Chi ha una organizzazione agricola dice che i tavoli con il presidente della Regione li fanno loro. Io però devo cercare di parlare anche con i movimenti spontanei e incontrarli, cosicché anche questa parte non organizzata abbia il suo ascolto come qualunque altro cittadino. È una questione molto delicata, perchè non devo mancare di rispetto a chi dalla mattina alla sera organizza il mondo agricolo, né posso dire ad una persona che non si sente rappresentata che non voglio parlargli. Posso dire che questi sono i momenti più difficili del mio lavoro”.
Per l'assessore Donato Pentassuglia, “è stato un confronto civile e serio sui temi, puntualizzando le diverse questioni, chiamandole per nome e cognome, andando al merito e distinguendo le diverse impostazioni non solo di merito ma di norme, tra europee e regionali, dimostrando che stiamo sul pezzo, che stiamo lavorando seriamente tra le difficoltà della stagionalità e sui temi dell'agricoltura che sono tanti e vastissimi. Non ci sottraiamo sicuramente: abbiamo bisogno di includere la volontà di tutti e di far emergere sempre più la Puglia della produzione. Il lavoro con le organizzazioni agricole va avanti, con tutti quanti, perchè siamo tutti impegnati a fare del nostro meglio”.