'Fermi mai!', Cia Puglia: la mobilitazione continua

BARI - La grande manifestazione in Piazza Santi Apostoli, a Roma; prima ancora, le centinaia di cerealicoltori nelle manifestazioni di Foggia e al porto di Bari; le iniziative per l’olivicoltura a Bitonto e le rivendicazioni del Salento contro la desertificazione olivicola. Senza dimenticare le istanze della zootecnia, la denuncia del crollo del settore ortofrutticolo nel 2022 e le proteste dei viticoltori pugliesi riuniti a Taranto dalla CIA. Così in una nota Cia Puglia.
Restando solo agli ultimi due anni - prosegue la nota -, CIA Agricoltori Italiani della Puglia, assieme agli imprenditori agricoli associati, ha messo in campo una mobilitazione che, a giusta ragione, possiamo definire permanente. Decine e decine sono state le iniziative intraprese in tutta la Puglia per denunciare l’insicurezza nelle campagne, prese di mira da furti, atti vandalici, sversamento dei rifiuti. Decine e decine sono state le prese di posizione, le iniziative, gli interventi, i tavoli tecnici e i confronti con Regione, Governo e Unione Europea sulla PAC, gli effetti delle calamità naturali, i danni causati da storni, lupi, cinghiali e dalle altre specie della fauna selvatica. Abbiamo denunciato i ritardi nella lotta contro la Xylella e la rigenerazione olivicola. Siamo stati al fianco dei viticoltori che hanno visto distruggere i raccolti dalla peronospora. Abbiamo mobilitato più di 45 comuni pugliesi e, in totale, oltre 1 milione e mezzo di cittadini nella grande campagna in favore di un prezzo equo per il grano duro pugliese, coinvolgendo i consumatori, l’ANCI Puglia, migliaia di cittadini. Le immagini che vedete scorrere lo documentano. Queste immagini testimoniano un impegno importante, una mobilitazione continua, un lavoro incessante per l’agricoltura e per gli agricoltori. Non ci fermeremo. Continueremo a lottare non per appuntarci inutili medagliette, ma perché siamo agricoltori che lavorano per gli agricoltori. E le difficoltà non ci spaventano. Non ci fermeremo - conclude Cia -, perché non ci siamo mai fermati, e continueremo a lottare in difesa della nostra agricoltura, dei nostri agricoltori.