Trinitapoli, anche gli agricoltori casalini in mobilitazione contro le politiche Ue
MICHELE MININNI - Anche a Trinitapoli, nella Bat, i comitati spontanei agricoltori hanno deciso di intervenire, organizzando uno sciopero bianco in autoconvocazione, come dice il comunicato, in tutto il territorio di Trinitapoli. La protesta rientra nelle iniziative di mobilitazione a livello nazionale degli agricoltori contro le politiche dell’Unione Europea.
La mobilitazione locale è stata decisa in un assemblea del comitato riunitosi
il 29 gennaio. I manifestanti, tramite il comunicato a firma del coordinatore del C.S.A.
Geremia Buonarota, si mobilitano e chiedono "di individuare i responsabili dei
Comitati pugliesi, incontrarsi per decidere le problematiche che attagliano
l’agricoltura,creare dei presidi regionali individuati dai comitati".
Molteplici sono le
proposte dei rappresentanti agricoltori: "Attivazione irrazionale della nuova P.A.C.
che comporta insostenibilità economiche e ambientali, togliere dal gasolio agricolo
l’accise affinchè sia ridotta ad esenzione totale, eliminare l’irpef dai
terreni, riqualificazione dei prodotti Made in Italy, la G.D.O programmazione pilotate
e non coltivazione all’arrembaggio perché momenti di altelenanti al ribasso".
In un
contesto simile, sarà costituito un concentramento di agricoltori e mezzi agricoli nel
piccolo centro ofantino. L’agricoltore, titolare di azienda Vito Musciolà, spiega: "Noi
agricoltori pugliesi ed italiani ci dissociamo dalle politiche intraprese dall’Unione
Europea; in poco tempo hanno distrutto tutti e tutte le nostre speranze per accontentare
gli investimenti delle lobby dell’Europa, continueremo - continua Musciolà - con i
nostri presidi, senza alcuna intenzione di rinunciare finché la Comunità Europea e le
istituzioni italiane non forniranno risposte chiare e sicure".