FRANCESCO GRECO - “Ho trovato questa fede nel mio frantoio a Corsano… C’è scritto Francesca 26_7_2021… Se qualcuno la riconosce, grazie”.
Originale, l’annuncio è apparso su Facebook sul profilo del giovane imprenditore Antonio Bleve.
Cos’era successo? Un olivicoltore, portando le ulive raccolte al frantoio dei Fratelli Antonio e Francesco Bleve, a Corsano (Lecce), nel riversarle nell’apposito cassone, gli era caduta la fedina matrimoniale e non era riuscito a ritrovarla.
Era andata meglio ad Antonio, che l’aveva vista affiorare nella cernitrice e subito “salvata”.
“E’ la mia!” aveva scritto Piero Antonicelli sempre sul social. “Vi ringrazio per aver ritrovato la fede, verrà domani a prenderla”, aggiunto Francesca Rosaria Longo, la moglie. Così sono andati a riprenderla al frantoio, in zona “Puzze”, alla periferia est del centro abitato, con mille ringraziamenti.
La “fede” ritrovata fra le ulive allora diventa una bellissima metafora di rinascita e speranza e l’occasione propizia per raccontare la storia di una giovane start-up vincente. Nata 13 anni fa e che ha attraversato i tempi difficili della xylella. Ma quest’anno negli uliveti c’è stata una piccola ripresa vegetativa. Una luce in fondo al tunnel che fa ben sperare per il futuro dell’olivicoltura in Terra d’Otranto.
“E’ vero – conferma Antonio Bleve – quest’anno abbiamo lavorato benino… ”. Oltre al fratello, collabora all’azienda anche Fabio Caloro.
I giovani pugliesi quindi investono nella terra, sul loro futuro. I fratelli Bleve di Montesardo sono l’ultima generazione di una famiglia di coltivatori. Da secoli si può dire sono impegnati nella terra, con fatica e immensi sacrifici.
E per il 2025 annunciano un’importante novità: il frantoio si trasferirà a Montesardo, in un capannone alla periferia ovest, sulla strada per Ruggiano (ex laboratorio delle Luminarie Santoro di Alessano). La ripresa vegetativa si prevede che si intensificherà e i fratelli Bleve vogliono farsi trovare preparati e come accade da secoli per la loro famiglia, sulla terra generosa.