Mattarella sui dazi USA: “Speriamo prevalga il buon senso, i dazi sono inaccettabili”

credits: Quirinale

ROMA - «Speriamo che il buon senso prevalga». Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto alla preoccupazione espressa da un giovane agricoltore nello stand della Coldiretti a Roma, in merito ai dazi che l’amministrazione Trump intende introdurre e che potrebbero colpire duramente i prodotti agroalimentari italiani.

Il Capo dello Stato si trova nella Capitale per visitare il Villaggio “Agricoltura è” allestito in occasione dell’anniversario della firma dei Trattati di Roma, e ha colto l’occasione per affrontare un tema di stretta attualità, che sta destando allarme tra produttori e imprenditori del settore.

“I dazi alterano il mercato e penalizzano la qualità”

«I mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri interessi vitali di **esportazione» – ha affermato Mattarella – «I dazi creano ostacoli ai mercati, li alterano, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile, ma dovrebbe esserlo per tutti i Paesi del mondo. Serve una collaborazione basata su regole leali, da far rispettare. La risposta non sono i dazi, ma le regole».

Il Presidente ha sottolineato come l’Unione Europea sia un soggetto forte e autorevole, dotato della capacità e della forza necessarie per interloquire con i partner esterni, mantenendo «calma e determinazione» e per contrastare l’introduzione di misure pericolose come i dazi, che possono innescare reazioni a catena dannose per l’intero equilibrio economico e commerciale globale.

Il richiamo al dialogo e alle regole

L’appello del Capo dello Stato è un chiaro invito a preferire il dialogo multilaterale e il rispetto delle regole internazionali al ritorno a politiche protezionistiche che rischiano di minacciare il libero scambio e di compromettere rapporti consolidati. In questo senso, l’intervento di Mattarella vuole essere anche un segnale di sostegno agli agricoltori italiani, sempre più esposti alla competizione globale ma portatori di eccellenze riconosciute nel mondo.

L’auspicio finale di Mattarella: che a prevalere sia il buon senso e non la logica dello scontro economico.