Xylella: tra verità giudiziarie e rinascita del Salento


SANNICANDRO DI BARI – Dopo oltre un decennio, la questione Xylella si arricchisce di nuovi, clamorosi sviluppi. Gli atti della Polizia Giudiziaria, raccolti in un corposo dossier di circa 7000 pagine, fanno luce su quella che viene descritta come una vera e propria “operazione” ai danni della comunità pugliese, in particolare degli agricoltori. Gli inquirenti parlano apertamente di un “disegno criminoso” connesso alla gestione dei fondi pubblici, intrecci tra lobby e potere, e una “rivelazione ad orologeria” del batterio che avrebbe giustificato una lunga serie di abbattimenti e riconversioni territoriali.

Parallelamente, arrivano segnali incoraggianti dal Salento. L’architetto Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura, ha dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno: «Ho visto una sorprendente evoluzione degli ulivi, il ritorno delle chiome argentate e delle reti per la raccolta delle olive». Una rinascita che apre nuovi interrogativi sulla gestione della cosiddetta emergenza Xylella.

Per fare il punto su quanto emerso e lanciare una proposta concreta di cambiamento, il Comitato Olivicoltori e Cittadini Conca Barese e il Comitato Ulivivo, con il patrocinio del Comune di Sannicandro di Bari, hanno organizzato l'evento “Xylella: allo stato dei fatti”. L'appuntamento è fissato per sabato 23 marzo e rappresenta un'occasione per riflettere su cosa è stato fatto, cosa è emerso dalle indagini e, soprattutto, cosa deve cambiare.

«È giunto il momento di mettere fine a quello che possiamo definire un vero e proprio ecocidio», dichiarano gli organizzatori. «La nostra terra ha bisogno di rigenerarsi, così come l’economia agricola e le comunità che la abitano. Ora che la verità viene a galla, dobbiamo restituire dignità agli uliveti, agli agricoltori e a tutta la Puglia».

Per ulteriori informazioni sull'iniziativa: www.ulivivo.it